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Archeotrekking – Escursione nel Parco dei Simbruini fino ai ruderi dell’eremo di San Donato ed al Monte Castellone – Subiaco (RM)

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Una nuova avventura tra la natura e la storia dei Monti Simbruini – escursione fino ai ruderi dell’eremo di San Donato e al Monte Castellone – Subiaco (RM)

Tesori del Lazio propone, per SABATO 23 NOVEMBRE 2024, una nuova escursione, aperta a tutti purché allenati all’ambiente di bassa montagna, lungo un insolito itinerario di archeotrekking, tra storia e natura, nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Un’immersione nella natura incontaminata dei Monti Simbruini che ci porterà attraverso sentieri tra splendidi boschi fino al Monte Castellone, nel territorio di Subiaco (RM) .

Sabato 23 novembre non perdete questo nuovo appuntamento con noi, in una località tra le meno frequentate dagli escursionisti, in un luogo antico che ci racconta storie di monaci e di vita eremitica, offrendo un’affascinante finestra sul passato e ci proietta in un’atmosfera mistica e contemplativa, sempre avvolti dalla natura incontaminata del Parco dei Simbruini.
Non perdere questa nuova escursione con Tesori del Lazio che si svolgerà nei territori di Subiaco (RM).

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2024 —

DESCRIZIONE ESCURSIONE NEL PARCO DEI SIMBRUINI FINO AI RUDERI DELL’EREMO DI SAN DONATO

Escursione autunnale, che ci immergerà nella natura incontaminata dei Monti Simbruini tra resti di eremi antichi e fitti boschi, con un itinerario ad anello che ci condurrà fino ai ruderi dell’eremo o Casale-Monastero di San Donato, poco sotto quota 1000 metri e in prossimità della cima del Monte Castellone. La valle dell’Aniene e le pendici circostanti, già meta di religiosi eremiti probabilmente di origine orientale, nel VI secolo d.C. furono interessati dal monachesimo benedettino.

L’escursione, che si snoderà nel suo tratto iniziale tra pascoli ed uliveti per poi entrare nel fitto dei boschi, raggiungerà uno dei primi monasteri fondati da Benedetto da Norcia (furono 13 in tutto), del quale restano oggi solo i ruderi immersi nella vegetazione. Nei pressi dell’eremo si trova anche un antico casale ed un fontanile/sorgente. San Donato fu anche un “bivacco” nel percorso tra il Monastero di Santa Scolastica e Livata, e tra i suoi frequentatori ci fu anche Enrico Fermi, grande appassionato di montagna.

Proseguiremo poi verso la vicina sella del Monte Castellone a circa 950 metri di quota, dal quale ci si affaccia sulla testata del fosso che lo separa dal dirimpettaio Colle Taleo e dal quale il panorama spazia fino ai rilievi di Monte Livata.

In base alle tempistiche e al meteo sarà possibile la parziale risalita del sentiero sulla cresta che conduce da Monte Castellano alla Valle delle Mele e successivamente in direzione Livata.

In base all’orario si valuteranno eventuali altre digressioni di vette limitrofe e vie di cresta. Secondo lo stesso fattore si valuterà anche se la via di ritorno potrà essere parzialmente la stessa dell’andata o se si percorreranno sentieri per un circuito fino al parcheggio.

COSA FAREMO NELL’ESCURSIONE NEL PARCO DEI SIMBRUINI FINO AI RUDERI DELL’EREMO DI SAN DONATO

L’escursione ci permetterà di raggiungere: 

  • i resti dell’eremo di San Donato
  • il Casale Monastero
  • La Valle dell’Aniene da Monte Castellone

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può, inoltre, subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire anche eventuali forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause sono da considerarsi la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, con i componenti che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DELL’ESCURSIONE NEL PARCO DEI SIMBRUINI FINO AI RUDERI DELL’EREMO DI SAN DONATO

È un’escursione accessibile a quanti siano abituati ad escursioni di montagna in autunno, con le sue imprevedibilità del meteo e del clima, ed adatta anche ai ragazzi ma solo se “allenati” ad una passeggiata con salita in montagna e dotati di un minimo di attrezzatura per un’escursione in montagna.
Il percorso outdoor è su sentieri ben tracciati e ben visibili, ma anche per alcuni tratti liberi su pendii erbosi e tratti boscosi, anche in salita.

Questa varietà di elementi, uniti alla lunghezza in generale dell’itinerario (9 km circa), fanno aumentare il grado di difficoltà dell’escursione che passa dalla scala di Escursionistica (E) a per Escursionisti Esperti (EE).

Nessun tratto sarà mai particolarmente impegnativo, se si seguiranno i nostri consigli, anche se l’itinerario potrà essere considerato in generale di tipo per Escursionisti Esperti (EE) – vedi come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui 

Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
La imprevedibilità del clima, situazioni inaspettate o cambiamenti recenti nel territorio potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto.

RIASSUNTO INFO PERCORSO ESCURSIONE NEL PARCO DEI SIMBRUINI FINO AI RUDERI DELL’EREMO DI SAN DONATO

  • Lunghezza totale9 km complessivi circa
  • Altitudine massima: 980 m s.l.m. circa
  • Altitudine minima: 630 m s.l.m. circa
  • Dislivello totalecirca 350 m circa
  • Tempo totale di escursione: 6 ore circa, soste comprese
  • Pendenza media: 14 %
  • Pendenza massima: 42%
  • Difficoltà percorso: non difficile
  • Scala difficoltà: in generale EE (escursionisti esperti)

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle ore 08.30

  • Un unico appuntamento al parcheggio del Bar KING posto lungo la SS 5 Tiburtina-Valeria, 134, 00029 Vicovaro (RM), poco distante dall’uscita dell’A24 – Vicovaro Mandela – direzione Subiaco
    Se vuoi vedere dove clicca su https://maps.app.goo.gl/nPosg46UMfPMJqf58 oppure vai alle coordinate 42.01741, 12.92362

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Sono da considerarsi come obbligatorie le scarpe da trekking ed una giacca impermeabile da tenere nello zaino. Si raccomanda un abbigliamento per outdoor adatto all’escursionismo in montagna, comodo e traspirante, adatto alle temperature fredde che stanno arrivando in questi giorni ma considerate sempre le variabilità delle temperature a quella altitudine.
L’abbigliamento dovrà essere preparato comunque in base alle condizioni meteo che vi consigliamo di verificare. Non sottovalutate il freddo delle prime ore del mattino e l’umidità del mattino.

Oltre al pranzo al sacco, o da scaldare sul momento, non dimenticate gli snack energetici e/o la frutta secca, e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il periodo (almeno 1,5 litri di acqua) e il dislivello da superare.
Non dimenticate di portare con voi un bicchiere o tazza di alluminio/acciaio/silicone o similare per il sempre presente caffè a fine pranzo offerto da Tesori del Lazio, ed eventuale the caldo o anche altre bevande che i partecipanti portano da condividere.

Possono risultare utili i bastoncini da escursionismo che, agevoleranno lo sforzo e scaricheranno parte della eventuale stanchezza delle gambe, sulle spalle e le braccia. Non dimenticate di portare con voi sempre una fonte di luce indipendente (meglio se lampada da testa) per un eventuale, non programmato, rientro dopo il tramonto.
Ovviamente obbligatorio sarà anche lo zaino, della dimensione giusta che possa contenere oltre a quanto “raccomandato” anche l’abbigliamento che vorrete togliervi in caso di eccessiva sudorazione.

VI CONSIGLIAMO

Regolatevi con le vostre precedenti esperienze di giornate in escursione in montagna in autunno. Per questo consigliamo di portare comunque in questo periodo anche un cappello invernale e una protezione per il sole (occhiali e crema solare), ma anche uno scaldacollo e dei guanti, che dovranno essere sempre con voi nello zaino, per i naturali abbassamenti delle temperature. Se avete dubbi sulla vostra attrezzatura, chiedeteci consigli per mail o al cellulare indicati nella presente descrizione.

Inoltre, come sempre, in caso di tempo incerto, portate con voi anche indumenti di ricambio da lasciare in macchina. E’ infatti sempre consigliabile un cambio di maglia e scarpe da lasciare alle macchine.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

Testi elaborati da TESORI DEL LAZIO © 2024 – Tutti i diritti riservati

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Escursione in Sabina per il Monte Porco Morto fino al Bivacco Monte Mosca – Casperia (RI)

  • Casperia (RI) - Escursione in Sabina per il Bivacco Monte Mosca - nel Regno dei Cerri
  • Casperia (RI) - Escursione in Sabina per il Bivacco Monte Mosca - Rifugio Valle Ferrara
  • Casperia (RI) - Escursione in Sabina per il Bivacco Monte Mosca e il Rifugio Valle Ferrara
  • Casperia (RI) - Escursione in Sabina per il Bivacco Monte Mosca

Una nuova avventura tra la natura dei Monti Sabini – escursione sulla cresta del Monte Porco Morto fino al Bivacco Monte Mosca – Casperia (RI)

Tesori del Lazio propone, per SABATO 16 NOVEMBRE 2024, una nuova escursione, EXTRA-CALENDARIO, aperta a quanti allenati all’ambiente di bassa montagna, che ci porterà attraverso sentieri tra splendidi boschi, spesso anche di cerri maestosi, sorgenti e vasti panorami sui Monti Sabini, fino alla cresta del Monte Porco Morto, che culmina con la massima altitudine di 1260 metri, per poi raggiungere, poco sotto l’omonimo rilievo, il Bivacco Monte Mosca, nel territorio di Casperia (RI) .

Sabato 16 novembre non perdete questo nuovo appuntamento con noi, in una località tra le meno frequentate dagli escursionisti in un luogo affascinante dalla natura a tratti selvaggia, che presenta anche aspre pareti calcaree a strapiombo sui profondi canyon.
Non perdere questa nuova escursione con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori di Casperia(RI), passando per quelli di Montasola e Contigliano (RI).

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2024 —

DESCRIZIONE ESCURSIONE PER IL MONTE PORCO MORTO FINO AL BIVACCO MONTE MOSCA

Escursione autunnale ad anello, che ci porterà in vetta al Monte Porco Morto, ottimo balcone sulla Sabina e su buona parte dell’Appennino Centrale.
Il monte è una delle vette centrali del Gruppo dei Monti Sabini, che formano i contrafforti occidentali del Montepiano Reatino e separano la Conca di Rieti dalla media valle del Tevere.
Si tratta di rilievi geologicamente giovani, dalla composizione marnoso-calcarea, che grazie all’azione degli agenti atmosferici e della fitta vegetazione boscosa ha offerto nei secoli un ambiente adatto all’uomo. A partire dalla dominazione longobarda, e poi nel IX secolo, quando l’Abbazia di Farfa entrò in possesso di quasi tutta l’area, questi rilievi hanno subito forti disboscamenti per fare posto alle colture e all’allevamento.

L’origine del nome del Monte Porco Morto è incerta, ma potrebbe essere assimilabile alla origine del nome del paese di monte Porzio (Porco) Catone, sempre nel Lazio. In quel luogo per ristabilire la pace tra Roma e una Lega di popolazioni Latine, venne consumato il rito cosiddetto dei Feciali. Questo rituale, effettivamente attestato nell’antichità, consisteva nel sacrificio di un maiale da parte di sacerdoti devoti a Giove Ultore, chiamati appunto Feciali. Per essere valido, il rito doveva avvenire in un posto che fosse al confine delle terre dei due contendenti, per cui fu celebrato sul nostro monte che, a causa di questo sacrificio, passò alla storia come Monte del Porco.

Al ritorno sarà possibile passare per il vicino Rifugio Valle Ferrara. L’ambiente naturale della Valle Ferrara è particolarmente interessante, ed è noto come il “Regno dei Cerri”, per la presenza di un incredibile numero di Querce monumentali.

In base all’orario si valuteranno digressioni di vette limitrofe e vie di cresta.
In base allo stesso fattore si valuterà anche se la via di ritorno potrà essere parzialmente la stessa dell’andata o se si percorreranno sentieri per un circuito fino al parcheggio.

COSA FAREMO NELL’ESCURSIONE PER IL MONTE PORCO MORTO FINO AL BIVACCO MONTE MOSCA

L’escursione ci permetterà di raggiungere: 

  • i panorami dalla vetta del Monte Porco Morto (1260 m. slm)
  • il Bivacco Monte Mosca (1020 m. slm)
  • il Rifugio Valle Ferrara (970 m. slm)
  • la Forra di Valle Ferrara

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può, inoltre, subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire anche eventuali forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause sono da considerarsi la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, con i componenti che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DELL’ESCURSIONE PER IL MONTE PORCO MORTO FINO AL BIVACCO MONTE MOSCA

È un’escursione accessibile a quanti siano abituati ad escursioni di montagna in autunno, con le sue imprevedibilità del meteo e del clima, ed adatta anche ai ragazzi ma solo se “allenati” ad una passeggiata con lunga salita in montagna e dotati di un minimo di attrezzatura per un’escursione in montagna.
Il percorso outdoor è perlopiù su strade sterrate e sentieri ben tracciati classificabile quindi come prevalentemente Escursionistico (E) con brevi tratti Turistici (T), anche se per alcuni tratti e con costante salita. L’itinerario, pertanto, potrà essere considerato in generale di tipo per Escursionistico (E) – vedi come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui 

Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
La imprevedibilità del clima, situazioni inaspettate o cambiamenti recenti nel territorio potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto.

RIASSUNTO INFO PERCORSO ESCURSIONE PER IL MONTE PORCO MORTO FINO AL BIVACCO MONTE MOSCA

  • Lunghezza totale11 km complessivi circa
  • Altitudine massima: 1260 m s.l.m. circa
  • Altitudine minima: 570 m s.l.m. circa
  • Dislivello totalecirca 700 m circa
  • Tempo totale di escursione: 7 ore circa, soste comprese
  • Pendenza media: 14 %
  • Pendenza massima: 42%
  • Difficoltà percorso: non difficile
  • Scala difficoltà: in generale (escursionistico)

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle ore 08.00

  • Un unico appuntamento al parcheggio della CONAD, sito in Via Sabina Sud 750, lungo la SR657, al KM. 4, 02044, a Forano, RI.
    Se vuoi vedere dove clicca su https://goo.gl/maps/mybt6iM5WjfQ2F9C9 oppure vai alle coordinate 42.284194, 12.591436

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Sono da considerarsi come obbligatorie le scarpe da trekking ed una giacca impermeabile da tenere nello zaino. Si raccomanda un abbigliamento per outdoor adatto all’escursionismo in montagna, comodo e traspirante, adatto alle temperature fredde che stanno arrivando in questi giorni ma considerate sempre le variabilità delle temperature a quella altitudine.
L’abbigliamento dovrà essere preparato comunque in base alle condizioni meteo che vi consigliamo di verificare. Non sottovalutate il freddo delle prime ore del mattino e l’umidità del mattino.

Oltre al pranzo al sacco, o da scaldare sul momento, non dimenticate gli snack energetici e/o la frutta secca, e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il periodo (almeno 1,5 litri di acqua) e il dislivello da superare.
Non dimenticate di portare con voi un bicchiere o tazza di alluminio/acciaio/silicone o similare per il sempre presente caffè a fine pranzo, ed eventuale the caldo o anche altre bevande che i partecipanti portano da condividere.

Possono risultare utili i bastoncini da escursionismo che, agevoleranno lo sforzo e scaricheranno parte della eventuale stanchezza delle gambe, sulle spalle e le braccia. Non dimenticate di portare con voi sempre una fonte di luce indipendente (meglio se lampada da testa) per un eventuale, non programmato, rientro dopo il tramonto.
Ovviamente obbligatorio sarà anche lo zaino, della dimensione giusta che possa contenere oltre a quanto “raccomandato” anche l’abbigliamento che vorrete togliervi in caso di eccessiva sudorazione.

Regolatevi con le vostre precedenti esperienze di giornate in escursione in montagna in autunno. Per questo consigliamo di portare comunque in questo periodo anche un cappello invernale e una protezione per il sole (occhiali e crema solare), ma anche uno scaldacollo e dei guanti, che dovranno essere sempre con voi nello zaino, per i naturali abbassamenti delle temperature. Se avete dubbi sulla vostra attrezzatura, chiedeteci consigli per mail o al cellulare indicati nella presente descrizione.

Inoltre, come sempre, in caso di tempo incerto, portate con voi anche indumenti di ricambio da lasciare in macchina. E’ infatti sempre consigliabile un cambio di maglia e scarpe da lasciare alle macchine.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

Testi elaborati da TESORI DEL LAZIO © 2024 – Tutti i diritti riservati

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Escursione al Monte Vettore da Forca di Presta – Arquata del Tronto (AP)

  • Outdoor escursione al Monte Vettore - rifugio Tito Zilioli
  • Outdoor escursione al Monte Vettore
  • Outdoor escursione al Monte Vettore
  • Outdoor escursione al Monte Vettore

Una nuova avventura tra la natura del Parco Nazionale dei Monti Sibillini – escursione da Forca di Presta alla vetta del Monte Vettore (2476 m. slm)

Tesori del Lazio propone, EXTRA CALENDARIO, per questo SABATO 9 NOVEMBRE 2024, una nuova escursione, aperta a quanti allenati all’ambiente montano, che risale, con un lungo percorso mezzacosta, tra vasti paesaggi mozzafiato che spaziano dai verdi pascoli alle imponenti vette circostanti, fino alla vetta del Monte Vettore, che, con i suoi 2476 metri, rappresenta la cima più alta ed un punto di riferimento per gli amanti della montagna e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Sabato 9 novembre non perdete questo nuovo appuntamento con noi, immersi in un ambiente aspro e roccioso prettamente montano, lungo un itinerario di montagna, che renderà l’escursione ricca di emozioni d’alta quota e che ci porterà per ripidi sentieri, prima alla Sella delle Ciaule con il rinnovato rifugio Tito Zilioli, fortemente danneggiato dal terremoto del 2016, e poi alla vetta del Monte Vettore.
Non perdere questa nuova escursione con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori de Arquata del Tronto (AP).

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2024 —

DESCRIZIONE ESCURSIONE PER IL MONTE VETTORE DA FORCA DI PRESTA

Escursione a cavallo tra le Marche e l’Umbria tutta all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in una zona ritenuta nel medioevo in tutta Europa come il regno di demoni, negromanti e fate.  Luoghi dove fiorirono numerose leggende , tra cui quelle della Sibilla , “la profetessa” che viveva in una grotta sita sull’omonimo monte e quella di Pilato secondo la quale il corpo esanime del famoso procuratore romano fu trascinato da alcuni bufali nelle acque rosseggianti del “demoniaco” lago…

Il percorso che da Forca di Presta conduce alla vetta del Monte Vettore è uno dei più classici e affascinanti del Parco Nazionale. Offre, infatti, panorami mozzafiato sulla vallata di Castelluccio, la Piana Grande, sul Lago di Pilato (attualmente completamente a secco) e sulle cime circostanti. Scopriremo la diversità della vegetazione man mano che si sale verso le cime più elevate, verso le aree di pascolo. Con un po’ di attenzione e fortuna, potremmo riuscire ad individuare, tra i pascoli al limite dei ghiaioni e delle zone detritiche, il genepì dell’Appennino e la stella alpina dell’Appennino (Leontopodium alpinum subsp. nivale). Il Parco è inoltre abitato da una fauna molto ricca, tra cui camosci, aquile reali e falchi pellegrini e con un po’ di fortuna potremmo avvistarne alcuni esemplari.

Il percorso parte dai parcheggi del valico di Forca di Presta (AP) a quota 1536 metri s.l.m. per poi salire costantemente lungo il sentiero di mezza costa in direzione nord, tenendosi sulla sinistra la cresta sud del Monte Vettoretto, percorrendo la lunga Costa delle Praticelle, seguendo il sentiero del Parco ben tracciato (101) con una prima pendenza non particolarmente accentuata.

La prima meta sarà la vetta Croce Zilioli (1922 m. slm), che ricorda l’alpinista ascolano morto durante una tormenta di neve. Si salirà poi un pendio sassoso e, dopo circa 3 km, si giungerà alla Forcella Valle Santa (2045 m. slm)che è sotto la vetta del Monte Vettoretto (2052 m. slm).
Un ultimo “strappo” di poco meno di 200 metri di dislivello ci porterà così al piccolo rinnovato rifugio Tito Zilioli (2243 m . slm), da dove il sentiero continuerà a condurci verso il Monte Vettore (2476 m. slm). Noi, infatti, dall’esterno del Rifugio non gestito, dopo aver ammirato il panorama da un lato sulla Piana di Castelluccio e dall’altro sul circo glaciale del Lago di Pilato, riprenderemo a salire a destra, tra le rocce calcaree e dolomitiche, che nel corso dei millenni hanno dato origine, qui in zona, a spettacolari fenomeni carsici, come doline e grotte, fino a raggiungere la croce di vetta e il caratteristico parallelepipedo metallico.

Il ritorno è per la stessa via dell’andata. Dalla vetta si scende fino al Rifugio Zilioli e poi si ridiscende a Forca di Presta.

COSA VEDREMO NELL’ESCURSIONE PER IL MONTE VETTORE DA FORCA DI PRESTA

L’escursione ci porterà per: 

  • Il parcheggio di Forca di Presta (1536 m)
  • La croce Zilioli (1922 m)
  • Il Monte Vettoretto (2052 m)
  • La Sella delle Ciaule (2240 m)
  • il Rifugio non gestito Tito Zilioli (2243 m)
  • La vetta del Monte Vettore (2476 m)

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può, inoltre, subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire anche eventuali forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause sono da considerarsi la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, con i componenti che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO PER L’ESCURSIONE PER IL MONTE VETTORE DA FORCA DI PRESTA

È un’escursione accessibile a quanti siano abituati ad escursioni di montagna in autunno, dove l’imprevedibilità del meteo la farà da padrone..
Il percorso outdoor e perlopiù su sentieri ben visibili e tracciati, e perciò e per la sua lunghezza, ed è considerato in generale con difficoltà di tipo Escursionistica (E) – vedi come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui 

Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
La imprevedibilità del clima, situazioni inaspettate o cambiamenti recenti nel territorio potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto.

RIASSUNTO INFO PERCORSO DELL’ESCURSIONE PER IL MONTE VETTORE DA FORCA DI PRESTA

  • Lunghezza totale10 km complessivi circa
  • Altitudine massima: 2476 m s.l.m. circa
  • Altitudine minima: 1536 m s.l.m. circa
  • Dislivello totalecirca 940 m circa
  • Tempo totale di escursione6 ore circa, soste comprese
  • Difficoltà percorso: media difficoltà
  • Scala difficoltà: in generale (escursionistica)

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle ore 07.30

  • Un unico appuntamento al parcheggio del Bar – Panini – Tabacchi (Bar Paradiso) – nel comune di Poggio Nativo (RI) al km 51,400 della SS 4 Salaria – direzione Rieti.
    Se vuoi vedere dove è clicca su https://goo.gl/maps/JJXWPxkmYbN3Hhkk8 o vai alle coordinate 42.20119112.806860

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Sono da considerarsi come obbligatorie le scarpe da trekking ed una giacca impermeabile da tenere nello zaino. Si raccomanda un abbigliamento per outdoor adatto all’escursionismo autunnale in montagna sopra i 2000 metri, comodo e traspirante, adatto alle temperature di questi giorni ma considerate sempre le variabilità delle temperature a quella dell’altitudine.
L’abbigliamento dovrà essere preparato quindi in base alle condizioni meteo che vi consigliamo di verificare.

Oltre al pranzo al sacco, o da scaldare sul momento, non dimenticate gli snack energetici e/o la frutta secca, e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il periodo (almeno 2 litri di acqua) e il dislivello da superare. Possono risultare utili i bastoncini da escursionismo che, agevoleranno lo sforzo e scaricheranno parte della eventuale stanchezza delle gambe, sulle spalle e le braccia. Non dimenticate di portare con voi sempre una fonte di luce indipendente (meglio se lampada da testa) qualora, per motivi non pianificati, si dovesse rientrare all’imbrunire.
Ovviamente obbligatorio sarà anche lo zaino, della dimensione giusta che possa contenere oltre il raccomandato anche l’abbigliamento che vorrete togliervi in caso di eccessiva sudorazione.

Regolatevi con le vostre precedenti esperienze di giornate in escursione in alta montagna in autunno. Per questo consigliamo di portare comunque in questo periodo, una giacca calda (piumino) ma anche un cappello invernale e una protezione per il sole (occhiali e crema solare), come anche un eventuale scaldacollo e dei guanti invernali, che dovranno essere sempre con voi nello zaino, per eventuali abbassamenti repentini delle temperature. Se avete dubbi sulla vostra attrezzatura, chiedeteci consigli per mail o al cellulare indicati nella presente descrizione.

Inoltre, come sempre, in caso di tempo incerto, portate con voi anche indumenti di ricambio da lasciare in macchina.

E’ sempre consigliabile un cambio di maglia e scarpe da lasciare alle macchine.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

Testi elaborati da TESORI DEL LAZIO © 2024 – Tutti i diritti riservati

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Escursione sui Monti Ruffi per l’anello sud della Retommella – Rocca Canterano (RM)

  • Rocca Canterano (RM) Escursione per i Monti Ruffi - ruderi chiesa di San MIchele
  • Rocca Canterano (RM) Escursione per i Monti Ruffi - La Retommella
  • Rocca Canterano (RM) Escursione per i Monti Ruffi
  • Rocca Canterano (RM) Escursione sui Monti Ruffi

Una nuova avventura tra la natura dei Monti Ruffi – escursione per il laghetto della Retommella

Tesori del Lazio propone, per SABATO 2 NOVEMBRE 2024, una nuova escursione autunnale, aperta a quanti allenati all’ambiente di montagna, che ci porterà sulle sponde del laghetto della Retommella, sugli incontaminati Monti Ruffi, incastonati tra la Valle dell’Aniene e la Valle del Giovenzano, sovrastanti Rocca Canterano (RM) .

Sabato 2 novembre non perdete questo nuovo appuntamento con noi, in una località tra le meno frequentate dagli escursionisti in questo piccolo massiccio dei Monti Ruffi che si erge a pochi chilometri da Roma fino al laghetto della Retommella, uno specchio d’acqua intramontano, di origine carsica, nella catena dei Monti Ruffi, situato ad oltre 1000 metri di quota.
Non perdere questa nuova escursione con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori di Rocca Canterano (RM).

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2024 —

DESCRIZIONE ESCURSIONE SUI MONTI RUFFI PER LA RETOMMELLA

Escursione autunnale ad anello, sui Monti Ruffi tra le vette che superano di poco i 1000 metri, tra il Monte Cerasolo (1180 m. slm) e il Monte Costasole (1253 m. slm) per il laghetto della Retommella.
Il piccolo specchio d’acqua intramontano della Retommella, situato a 1040 metri di quota, da un punto di vista idrologico è il punto di chiusura di un piccolo bacino idrografico, verso cui confluiscono le acque piovane e di superfice, che formano un laghetto grazie alle terre impermeabili del fondo (a differenza delle depressioni con inghiottitoio in cui l’acqua sparisce nel sottosuolo). Oltre al pregio paesaggistico che lo contraddistingue è un habitat ideale per diverse specie animali, compresi i grandi erbivori, domestici ma anche selvatici, che lo utilizzano come abbeveratoio naturale.
La prima parte del percorso si snoda dalla frazione di Formello, lungo il versante sud di Monte Cerasolo. Attraverseremo boschi di conifere e cipressi (ma anche cedri libanesi centenari) fino ad arrivare alla vecchia chiesetta di San Michele, posta a quota 850 m, dove avremo un primo ampio scorcio panoramico sui Monti Simbruini.

Dopo averla superata la salita proseguirà verso il punto più alto raggiungibile del Monte Cerasolo (1180m). Riscendendo dalla cima arriveremo ai Prati della Retommella (1035m) fino a raggiungere l’omonimo laghetto (1040m).
L’anello del percorso si chiuderà per il ritorno lungo la Valle Frigida.

In base all’orario si valuteranno digressioni di vette limitrofe e vie di cresta per meglio godere di eventuali incontri con la fauna. In base allo stesso fattore si valuterà anvhe se la via di ritornò potrà essere parzialmente la stessa dell’andata o se si percorreranno sentieri per un circuito fino al parcheggio.

COSA FAREMO NELL’ESCURSIONE SUI MONTI RUFFI PER LA RETOMMELLA

L’escursione ci permetterà di raggiungere: 

  • i ruderi della chiesa di San Michele (850 m. slm)
  • i panorami dalla Cima Cerasolo (1180 m. slm)
  • il laghetto della Retommella (1040 m. slm)

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può, inoltre, subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire anche eventuali forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause sono da considerarsi la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, con i componenti che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DELL’ESCURSIONE SUI MONTI RUFFI PER LA RETOMMELLA

È un’escursione accessibile a quanti siano abituati ad escursioni di montagna in autunno, con le sue imprevedibilità del meteo e del clima, ed adatta anche ai ragazzi ma solo se “allenati” ad una passeggiata con lunga salita in montagna e dotati di un minimo di attrezzatura per un’escursione in montagna.
Il percorso outdoor è su sentieri ben visibili e spesso tracciati, con costante salita, ma anche su pendii erbosi, tratti boscosi e roccette. Questa varietà di elementi, uniti alla lunghezza in generale dell’itinerario (10 km circa), fanno aumentare il grado di difficoltà dell’escursione che passa dalla scala media E a EE. Nessun tratto sarà mai particolarmente impegnativo, se si seguiranno i nostri consigli. L’itinerario, pertanto, potrà essere considerato in generale di tipo per Escursionisti Esperti (EE) – vedi come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui 

Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
La imprevedibilità del clima, situazioni inaspettate o cambiamenti recenti nel territorio potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto.

RIASSUNTO INFO PERCORSO ESCURSIONE SUI MONTI RUFFI PER LA RETOMMELLA

  • Lunghezza totale10 km complessivi circa
  • Altitudine massima: 1160 m s.l.m. circa
  • Altitudine minima: 650 m s.l.m. circa
  • Dislivello totalecirca 500 m circa
  • Tempo totale di escursione: 6 ore circa, soste comprese
  • Pendenza media: 14 %
  • Pendenza massima: 40% (brevi tratti su roccette)
  • Difficoltà percorso: media difficoltà
  • Scala difficoltà: in generale (escursionistico)/EE

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle ore 08.30

  • Un unico appuntamento al parcheggio del Bar Ristorante in Bocca al Lupo, Via Empolitana, 00020, angolo Via Rocca d’Elci – Ciciliano, RM.
    Se vuoi vedere dove clicca su https://maps.app.goo.gl/vTUqgH1NonRaH3bP6 oppure vai alle coordinate 41.953556, 12.937750

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Sono da considerarsi come obbligatorie le scarpe da trekking ed una giacca impermeabile da tenere nello zaino. Si raccomanda un abbigliamento per outdoor adatto all’escursionismo in montagna, comodo e traspirante, adatto alle temperature fresche di questi giorni ma considerate sempre le variabilità delle temperature a quella altitudine.
L’abbigliamento dovrà essere preparato comunque in base alle condizioni meteo che vi consigliamo di verificare. Non sottovalutate il freddo delle prime ore del mattino e l’umidità dovuta anche alle piogge di questi giorni, ma anche lo straordinario caldo di queste ore centrali.

Oltre al pranzo al sacco, o da scaldare sul momento, non dimenticate gli snack energetici e/o la frutta secca, e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il periodo (almeno 1,5 litri di acqua) e il dislivello da superare. Possono risultare utili i bastoncini da escursionismo che, agevoleranno lo sforzo e scaricheranno parte della eventuale stanchezza delle gambe, sulle spalle e le braccia. Non dimenticate di portare con voi sempre una fonte di luce indipendente (meglio se lampada da testa) per un eventuale, non programmato, rientro dopo il tramonto.
Ovviamente obbligatorio sarà anche lo zaino, della dimensione giusta che possa contenere oltre a quanto “raccomandato” anche l’abbigliamento che vorrete togliervi in caso di eccessiva sudorazione.

Regolatevi con le vostre precedenti esperienze di giornate in escursione in montagna in autunno. Per questo consigliamo di portare comunque in questo periodo anche un cappello invernale e una protezione per il sole (occhiali e crema solare), ma anche uno scaldacollo e dei guanti, che dovranno essere sempre con voi nello zaino, per i naturali abbassamenti delle temperature. Se avete dubbi sulla vostra attrezzatura, chiedeteci consigli per mail o al cellulare indicati nella presente descrizione.

Inoltre, come sempre, in caso di tempo incerto, portate con voi anche indumenti di ricambio da lasciare in macchina. E’ infatti sempre consigliabile un cambio di maglia e scarpe da lasciare alle macchine.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

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Escursione autunnale nel versante laziale del Parco d’Abruzzo per Rocca Altiera – Settefrati (FR)

  • Escursione nel Parco Abruzzo per Rocca Altiera
  • Escursione nel Parco Abruzzo per Rocca Altiera
  • Settefrati (FR) - camosci
  • Escursione nel Parco Abruzzo per Rocca Altiera

Una nuova avventura autunnale tra la natura del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – escursione per Rocca Altiera e Monte Bellaveduta

Tesori del Lazio propone, per SABATO 26 OTTOBRE 2024, una nuova escursione autunnale, aperta a quanti allenati all’ambiente montano, che ci porterà sulle montagne sovrastanti Settefrati (FR) sul limite del versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Ci immergeremo letteralmente tra la natura incontaminata di un angolo tra i meno frequentati del Parco Nazionale d’Abruzzo, versante laziale, passando per grandiose faggete che iniziano ad ammantarsi dei colori tipici del periodo autunnale, accennando lo spettacolo del foliage e seguendo le tracce dei grandi erbivori del Parco d’Abruzzo, i cervi, e dei numerosi branchi di camosci al pascolo che spesso in queste zone stazionano.

Sabato 26 ottobre non perdete questo nuovo appuntamento con noi, in una località tra le meno frequentate dagli escursionisti e che si affaccia sulla zona a tutela integrale del Parco (Camosciara-Petroso-Tartaro), lungo un itinerario di solitario di montagna, in un luogo spesso scelto dai grandi erbivori del parco e da i due grandi carnivori, l’orso e il lupo, motivo che renderà l’escursione potenzialmente ricca di emozioni indimenticabili.
Non perdere questa nuova escursione con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori di Settefrati (FR).

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2024 —

DESCRIZIONE ESCURSIONE AUTUNNALE NEL VERSANTE LAZIALE DEL PARCO D’ABRUZZO

Escursione autunnale ad anello, o parziale anello, sul limitare del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise tra vette che superano di poco i 2000 metri, come Rocca Altiera (2018 m. slm) e Monte Bellaveduta (2061 m. slm).
La salita fin sulla vetta di Rocca Altiera e proseguendo fino al Monte Bellaveduta, si svolgerà a tratti su sentiero poco segnato e a tratti su comoda sterrata di servizio attraverso i tipici scenari montani del Parco in una delle zone meno frequentate del PNALM.

Saliremo per le vette passando per ampie faggete, vallette isolate, panoramiche radure, fonti e insoliti pianori carsici. Raggiungeremo prima Monte Rocca Altiera (2018 m) e valuteremo se arrivare anche sul Monte Bellaveduta (2061 m) dopo esser passati per il Valico delle Portelle. La lenta salita caratterizzerà tutta l’escursione, lontani dagli itinerari classici, e quindi si richiede una preparazione minima per entrare in questo territorio che vi lascerà affascinati dai magnifici panorami e dalla possibile quantità di fauna che potremmo incontrare.
Saremo, infatti, praticamente, affacciati sulla zona a tutela integrale del Parco (Camosciara-Petroso-Tartaro) separati dalla catena dei monti della Meta, tramite la profonda Valle Canneto.

Il percorso non sarà a circuito ed il ritorno sarà perlopiù sulla strada dell’andata.

In base all’orario si valuteranno digressioni di vette limitrofe e vie di cresta per meglio godere di eventuali incontri con la fauna. In base allo stesso fattore si valuterà anvhe se la via di ritornò potrà essere parzialmente la stessa dell’andata o se si percorreranno sentieri per un circuito fino al parcheggio.

COSA FAREMO NELL’ESCURSIONE AUTUNNALE NEL VERSANTE LAZIALE DEL PARCO D’ABRUZZO

L’escursione ci permetterà di raggiungere: 

  • la Fonte Palmelle (1667 m. slm)
  • il Fontanile di Casalorda
  • la vetta del Colle Guado delle Capre (1961 m. slm)
  • la vetta di Rocca Altiera (2018 m. slm)
  • la vetta del Monte Bellaveduta (2061 m. slm).
  • il versante Sud Ovest del Monte Bellaveduta (1985 m. slm).

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può, inoltre, subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire anche eventuali forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause sono da considerarsi la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, con i componenti che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DELL’ESCURSIONE AUTUNNALE NEL VERSANTE LAZIALE DEL PARCO D’ABRUZZO

È un’escursione accessibile a quanti siano abituati ad escursioni di montagna in autunno, con le sue imprevedibilità del meteo e del clima, ed adatta anche ai ragazzi ma solo se “allenati” ad una passeggiata con lunga salita in montagna e dotati di un minimo di attrezzatura per un’escursione in quota.
Il percorso outdoor è perlopiù su sterrate e sentieri ben visibili e spesso tracciati, con costante salita, ma mai estremamente ripidi se non per brevissimi tratti. Questa costante, nel primo tratto, e la lunghezza in generale dell’itinerario (poco più di 15 km circa), fanno aumentare il grado di difficoltà dell’escursione che passa dalla scala media E a EE. Nessun tratto sarà mai particolarmente impegnativo, se si seguiranno i nostri consigli.. L’itinerario, pertanto, per la sua lunghezza e le difficoltà è considerato in generale di tipo per Escursionisti Esperti (EE) – vedi come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui 

Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
La imprevedibilità del clima, situazioni inaspettate o cambiamenti recenti nel territorio potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto.

RIASSUNTO INFO PERCORSO

  • Lunghezza totale15 km complessivi circa
  • Altitudine massima: 2081 m s.l.m. circa
  • Altitudine minima: 1120 m s.l.m. circa
  • Dislivello totalecirca 1000 m circa
  • Tempo totale di escursione7 ore circa, soste comprese
  • Difficoltà percorso: media difficoltà
  • Scala difficoltà: in generale (escursionistico)/EE

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle ore 08.15

  • Un unico appuntamento al parcheggio dell’Autogrill al distributore Eni/Agip “Veroli est” al km 13,950 lungo la superstrada Ferentino-Sora SR214 – direzione Sora.
    Se vuoi vedere dove clicca su https://goo.gl/maps/aHfF1qNoNbV6z1zN8 oppure vai alle coordinate
    41°39’46.0″N 13°23’51.5″E

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Sono da considerarsi come obbligatorie le scarpe da trekking ed una giacca impermeabile da tenere nello zaino. Si raccomanda un abbigliamento per outdoor adatto all’escursionismo in montagna, comodo e traspirante, adatto alle temperature fresche di questi giorni ma considerate sempre le variabilità delle temperature a quella altitudine.

Si consiglia, se possibile, un abbigliamento dai colori che possano mimetizzarsi con il territorio circostante per non fastidiare gli animali. Prediligete colori come il verde, il marrone, il nero o il grigio. Se possibile evitate colori vistosi e accesi, come il rosso, il giallo o il verde brillante e anche poco naturali, per quelle dimensioni, come il viola, l’arancio o il blu.
L’abbigliamento dovrà essere preparato comunque in base alle condizioni meteo che vi consigliamo di verificare. Non sottovalutate il freddo delle prime ore del mattino e l’umidità dovuta anche alle piogge di questi giorni.

Oltre al pranzo al sacco, o da scaldare sul momento, non dimenticate gli snack energetici e/o la frutta secca, e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il periodo (almeno 1,5 litri di acqua) e il dislivello da superare. Possono risultare utili i bastoncini da escursionismo che, agevoleranno lo sforzo e scaricheranno parte della eventuale stanchezza delle gambe, sulle spalle e le braccia. Non dimenticate di portare con voi sempre una fonte di luce indipendente (meglio se lampada da testa) per un eventuale rientro dopo il tramonto.
Ovviamente obbligatorio sarà anche lo zaino, della dimensione giusta che possa contenere oltre a quanto “raccomandato” anche l’abbigliamento che vorrete togliervi in caso di eccessiva sudorazione.

Regolatevi con le vostre precedenti esperienze di giornate in escursione in montagna in autunno. Per questo consigliamo di portare comunque in questo periodo anche un cappello invernale e una protezione per il sole (occhiali e crema solare), ma anche uno scaldacollo e dei guanti, che dovranno essere sempre con voi nello zaino, per i naturali abbassamenti delle temperature. Se avete dubbi sulla vostra attrezzatura, chiedeteci consigli per mail o al cellulare indicati nella presente descrizione.

Inoltre, come sempre, in caso di tempo incerto, portate con voi anche indumenti di ricambio da lasciare in macchina. E’ infatti sempre consigliabile un cambio di maglia e scarpe da lasciare alle macchine.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

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Archeotrekking – Escursione tra le necropoli di Bandita Grande e il sito delle Tufarelle – Tolfa (RM)

  • Allumiere (RM) - Bandita Grande - Foto G. Garofoli (04-2023)
  • Tolfa (RM) escursione - Foto A. Pesce
  • Allumiere (RM) - Valle della Bandita Grande - Foto G. Garofoli (04-2023)

Un nuovo Archeotrekking tra natura, necropoli e siti preistorici tra i territori di Tolfa e Allumiere


Escursione tra le necropoli di Bandita Grande e il sito delle Tufarelle – Tolfa e Allumiere (RM)

Tesori del Lazio propone, per SABATO 12 OTTOBRE 2024, una nuova escursione, aperta a tutti, lungo un itinerario di archeotrekking insolito, tra storia e natura, nel cuore della campagna tolfetana in uno dei suoi angoli più protetti attraversando l’area protetta SIC Valle di Rio Fiume esplorando le necropoli di Bandita Grande e il sito delle Tufarelle..

Sabato 12 Ottobre immergetevi con noi nella natura selvaggia dei Monti della Tolfa, tra gli spazi che sembrano infiniti dei rilievi tolfetani, tra dimenticati pascoli interrotti dalla tipica aspra macchia mediterranea, ricchi di panorami stupendi tra dimenticati siti preistorici e necropoli etrusche. Seguiremo strade campestri e sentieri nascosti , con questo outdoor in un percorso ricco di storia e archeologia nei territori tra Tolfa Allumiere (RM)

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2024 —

DESCRIZIONE ARCHEOTREKKING ALLA NECROPOLI DELLA BANDITA GRANDE E AL SITO DELLE TUFARELLE

Vieni con noi, in questo archeotrekking, tra storia e natura nel cuore della campagna tolfetana in uno degli angoli nascosti dei Monti della Tolfa, per raggiungere i siti di due antichi luoghi di sepoltura, la necropoli della Bandita Grande e le Tufarelle, attraversando i tipici panorami tolfetani, un misto di natura selvaggia e ambienti modellati da millenni dalle attività agricole umane. Dal punto di vista naturalistico tutta la zona è caratterizzatala da boschi a querce ed aceri. La zona è all’interno del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) Valle del Rio Fiume.

La necropoli della Bandita Grande appartiene a un insieme di gruppi sepolcrali sparsi che facevano riferimento ad un insediamento etrusco (pagus ) non meglio identificato, ma che era verosimilmente situato tra le propaggini del Monte Tolfaccia. Caratteristica, che da subito fu posta in luce, per queste tombe, è che appartenevano alla tipologia cosiddetta a “camera costruita” e non scavata, coperta mediante cumuli di terrame e pietrisco, così da ottenere la forma di un tumulo di notevole diametro (ca. 8-10 metri) e delimitato da un circolo di pietre dall’aspetto “dolmetico”, un arcaismo rudimentale, peculiare proprio di alcune sepolture etrusche dei Monti della Tolfa.
Il piccolo pianoro tufaceo delle Tufarelle è sicuramente poco noto, ma particolarmente significativo dal punto di vista archeologico, per le numerose tracce riferibili a un villaggio megalitico d’epoca Eneolitica (la fase finale del Neolitico), cioè un periodo compreso tra la fine del IV e il III millennio a. C.) con resti di capanne, tombe a tumulo e a fossa, opere di regolarizzazione del suolo. Più note nella zona sono solo i siti a Ripa Maiale e a Le Macine.
L’area fu abbandonata presumibilmente intorno al II secolo a.C. in favore dell’occupazione della più difendibile Tolfaccia, in coincidenza con migrazione di nuove popolazioni che avevano reso meno sicura l’area.

COSA VEDREMO NELL’ARCHEOTREKKING ALLA NECROPOLI DELLA BANDITA GRANDE E AL SITO DELLE TUFARELLE

L’escursione – archeotrekking – ci porterà a visitare: 

  • La necropoli etrusca di Bandita Grande
  • Il sito preistorico delle Tufarelle

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può, inoltre, subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire dei forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause sono da considerarsi la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, con i componenti che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO

È un’escursione accessibile a tutti, aperta anche ai ragazzi, purché abbiano mostrato interesse verso le attività all’aria aperta, alla natura e alle escursioni in generale, ed, ovviamente, abbiano un minimo di resistenza al camminare. Vi ricordiamo di considerare sempre per i vostri ragazzi il dislivello totale da superare e la lunghezza totale del percorso
Il percorso outdoor è considerato in generale di tipo l’escursionistico (E) – vedi come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui – su strade sterrate e sentieri per lo più tracciati o ben visibili con qualche dislivello, ma anche su pendi erbosi e piccoli fondovalle e tratti boscosi.

Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
La imprevedibilità del clima , situazioni inaspettate o cambiamenti recenti nel territorio potrebbero far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quanto descritto e potrebbe cambiare la valutazione della distribuzione della difficoltà durante il percorso.

RIASSUNTO INFO PERCORSO ARCHEOTREKKING ALLA NECROPOLI DELLA BANDITA GRANDE E AL SITO DELLE TUFARELLE

  • Lunghezza totale9 km circa complessivamente
  • Altitudine massima: 440 m s.l.m. circa
  • Altitudine minima: 200 m s.l.m. circa
  • Tempo totale di escursione6 ore circa, soste comprese
  • Difficoltà percorso: media difficoltà (possibili brevi tratti privi di sentiero)
  • Scala difficoltà: in generale E (escursionistico)
  • Pendenza media: 8 %
  • Pendenza massima: 23 %

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle 08.00

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Sono da considerarsi come obbligatorie le scarpe da trekking ed una giacca impermeabile da tenere nello zaino. Si raccomanda un abbigliamento per outdoor adatto all’escursionismo, comodo e a strati, caldo e traspirante, adatto alle temperature di questi giorni che si abbassano notevolmente all’ombra e all’umidità persistente lungo le vallate del Rio fiume, ma che al sole regalano gustose e calde temperature di tipo primaverile.
L’abbigliamento dovrà essere preparato quindi in base alle condizioni meteo che vi consigliamo di verificare.

Oltre al pranzo al sacco, o da scaldare sul momento, non dimenticate gli snack energetici e/o la frutta secca, e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il periodo (almeno 1,5 litri di acqua) e il dislivello da superare. Possono risultare utili i bastoncini da escursionismo, che agevoleranno lo sforzo e scaricheranno parte della eventuale stanchezza delle gambe, sulle spalle e le braccia. Non dimenticate di portare con voi sempre una fonte di luce indipendente (meglio se lampada da testa) sia per “l’esplorazione” delle cavità, grotte e tombe che potremmo incontrare e sia qualora, per motivi non pianificati, si dovesse rientrare all’imbrunire.
Ovviamente obbligatorio sarà anche lo zaino, della dimensione giusta che possa contenere oltre il raccomandato anche l’abbigliamento che vorrete togliervi in caso di eccessiva sudorazione.

Regolatevi con le vostre precedenti esperienze di giornate in escursione in autunno, e in vallate umide ma soleggiate. Per questo consigliamo di portare anche un caldo cappello, lo scaldacollo e dei guanti, che dovranno essere sempre con voi nello zaino. Se avete dubbi sulla vostra attrezzatura, chiedeteci consigli per mail o al cellulare indicati nella presente descrizione.

Inoltre, come sempre, in caso di tempo incerto, portate con voi anche indumenti di ricambio da lasciare in macchina.

E’ possibile, nella zona tolfetana, che ci siano dei tratti fangosi, quindi, sono sempre consigliabili delle scarpe alte da trekking, e, magari un cambio di scarpe da lasciare alle macchine.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

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Bramiti all’alba – escursione, osservazione e ascolto dei cervi nel Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise – Ortona dei Marsi (AQ)

  • Alba sulle montagne
  • Cervo che bramisce all'alba
  • Cervi all'alba -

Una nuova avventura tra la natura del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – escursione naturalistica all’alba con appostamento per osservare e ascoltare i cervi nella stagione degli amori

Tesori del Lazio propone, per SABATO 28 SETTEMBRE 2024, una nuova escursione, aperta a quanti allenati all’ambiente montano e alla fatica della ricerca dei grandi erbivori, amanti della fotografia naturalistica e/o della natura in generale, che ci porterà sulle montagne sovrastanti Ortona dei Marsi (AQ) sul limite del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, per raggiungere le postazioni ideali per assistere allo spettacolo della natura fin dal suo momento più intenso: l’alba.

Nel crepuscolo mattutino, l’aria fresca di montagna e il silenzio della notte ormai terminata, ci accompagneranno mentre ci avviciniamo ai luoghi dove i cervi si riuniscono per i loro rituali d’amore, con sonori prorompenti bramiti che invitano alla lotta per sfidare i maschi contendenti..

Sabato 28 settembre non perdete questo nuovo appuntamento con noi, immersi in un ambiente aspro, brullo prettamente montano tra vallette erbose , lungo un itinerario di isolata montagna, in un luogo prediletto da un buon numero di questi grandi erbivori del parco, i cervi, motivo che renderà l’escursione sicuramente ricca di emozioni indimenticabili.
Non perdere questa nuova escursione con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori di Ortona dei Marsi(AQ).

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2024 —

DESCRIZIONE ESCURSIONE OSSERVAZIONE E ASCOLTO DEI BRAMITI DEI CERVI

Escursione a parziale anello sul limitare del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise tra vette non troppo importanti e che non superano i 1500 metri s.l.m. in uno dei luoghi tra i più frequentati dall’orso.
La salita all’alba si svolge all’inizio su comoda sterrata e poi su sentieri, attraverso i tipici scenari del Parco, in una zona poco frequentata del PNALM.

Attraversando vallette erbose e faggete ci porteremo mano a mano che si approssima l’aurora sulle creste di vette da dove la vista spazierà su molte cime appenniniche over 2000, compreso il Gran Sasso e sulla Piana del Fucino.

Rispettando un religioso silenzio, saremo storditi dai numerosi bramiti che echeggeranno intorno a noi. Ci porteremo così trai luoghi dove decideremo l’appostamento per avvistare i cervi maschi nel periodo dell’amore.

Osserveremo, così, dalla giusta distanza, gli splendidi e numerosi esemplari di cervi maschi, femmine e fusoni (i cervi maschi di 1 anno con palco con una sola punta), nei loro comportamenti naturali. Ammireremo i loro atteggiamenti durante il corteggiamento, le lotte per “conquistare” la femmina più bella del branco a suon di possenti bramiti e, a volte, di severe cornate. Potremmo, se fortunati, vedere infatti dei veri e propri scontri rituali per rinnovare la sfida con altri pretendenti, il cui fine è quello di garantire la continuazione della stirpe e la riproduzione della vita.

Il percorso è a parziale circuito e il ritorno sarà, nel pomeriggio, fino a raggiungere la sterrata dell’andata.

COSA FAREMO NELL’ESCURSIONE OSSERVAZIONE E ASCOLTO DEI BRAMITI DEI CERVI

L’escursione ci permetterà di vivere: 

  • Bramiti al crepuscolo: Ascoltare i bramiti dei cervi maschi che competono per conquistare le femmine. Un suono profondo e potente che echeggerà tra le montagne, creando un’atmosfera magica.
  • Osservazioni guidate: Da postazioni seminascoste, avremo l’opportunità di osservare i branchi di cervi nel loro habitat naturale. Potremo ammirarne la bellezza, la forza e i comportamenti tipici del periodo degli amori.
  • Fotografia naturalistica: Per chi lo desidera, sarà possibile immortalare questi momenti unici con la propria macchina fotografica o di goderne i dettagli se porterete i vostri binocoli.
  • Alba sulle montagne: Assisteremo all’alba in un luogo privilegiato, ammirando i primi raggi del sole che illuminano le cime e i boschi del Parco. Un’esperienza che rigenererà corpo e spirito.

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può, inoltre, subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire anche eventuali forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause sono da considerarsi la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, con i componenti che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO PER OSSERVAZIONE E ASCOLTO DEI BRAMITI DEI CERVI

È un’escursione accessibile a quanti siano abituati ad escursioni di montagna con il peso eventuale di attrezzatura fotografica.
Il percorso outdoor è perlopiù su sentieri ben visibili e tracciati, per la sua lunghezza e le difficoltà è considerato in generale di tipo Escursionistico (E) – vedi come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui 

Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
La imprevedibilità del clima, situazioni inaspettate o cambiamenti recenti nel territorio potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto.

RIASSUNTO INFO PERCORSO

  • Lunghezza totale8-10 km complessivi circa
  • Altitudine massima: 1500 m s.l.m. circa
  • Altitudine minima: 1200 m s.l.m. circa
  • Dislivello totalecirca 300 m circa
  • Tempo totale di escursione7 ore circa, soste comprese
  • Difficoltà percorso: media difficoltà
  • Scala difficoltà: in generale (escursionistico)

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle ore 05.20

  • Un unico appuntamento al parcheggio dell’Unieuro di Via delle Case Rosse, 53 a Roma, Settecamini 00131 – non lontano dall’uscita dell’A24 (Roma – L’Aquila) “Settecamini
    Se vuoi vedere dove è clicca su https://maps.app.goo.gl/BCqf3sSUfAPfYaeRA o vai alle coordinate 41.928277, 12.635096

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Sono da considerarsi come obbligatorie le scarpe da trekking ed una giacca impermeabile da tenere nello zaino. Si raccomanda un abbigliamento per outdoor adatto all’escursionismo in montagna, comodo e traspirante, adatto alle temperature fresche di questi giorni ma considerate sempre le variabilità delle temperature a quella altitudine.

Si consiglia, se possibile, un abbigliamento dai colori che possano mimetizzarsi con il territorio circostante per non fastidiare gli animali. Prediligete colori come il verde, il marrone, il nero o il grigio. Se possibile evitate colori vistosi e accesi, come il rosso, il giallo o il verde brillante e anche poco naturali, per quelle dimensioni, come il viola, l’arancio o il blu.
L’abbigliamento dovrà essere preparato comunque in base alle condizioni meteo che vi consigliamo di verificare. Non sottovalutate il freddo delle prime ore del mattino e considerate che potreste essere per qualche ora fermi all’appostamento mentre osservate i comportamenti dei grandi erbivori del Parco.

Oltre al pranzo al sacco, o da scaldare sul momento, non dimenticate gli snack energetici e/o la frutta secca, e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il periodo (almeno 1,5 litri di acqua) e il dislivello da superare. Possono risultare utili i bastoncini da escursionismo che, agevoleranno lo sforzo e scaricheranno parte della eventuale stanchezza delle gambe, sulle spalle e le braccia. Non dimenticate di portare con voi sempre una fonte di luce indipendente (meglio se lampada da testa) per la partenza al crepuscolo.
Ovviamente obbligatorio sarà anche lo zaino, della dimensione giusta che possa contenere oltre il raccomandato anche l’abbigliamento che vorrete togliervi in caso di eccessiva sudorazione.

Regolatevi con le vostre precedenti esperienze di giornate in escursione in montagna in autunno. Per questo consigliamo di portare comunque in questo periodo anche un cappello invernale e una protezione per il sole (occhiali e crema solare), ma anche uno scaldacollo e dei guanti, che dovranno essere sempre con voi nello zaino, per i naturali abbassamenti delle temperature all’alba. Se avete dubbi sulla vostra attrezzatura, chiedeteci consigli per mail o al cellulare indicati nella presente descrizione.

COSA SERVE – PLUS

Fortemente consigliata l’attrezzatura fotografica, un eventuale binocolo, un tappetino dove sedersi negli appostamenti, un eventuale tarp dal colore “naturale” (vale lo stesso discorso dell’abbigliamento sopra fatto) per proteggersi dal sole dell’ora di pranzo e rendere, fin da subito, il punto di bivacco e osservazione meno visibile agli animali.

Inoltre, come sempre, in caso di tempo incerto, portate con voi anche indumenti di ricambio da lasciare in macchina.

E’ sempre consigliabile un cambio di maglia e scarpe da lasciare alle macchine.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

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Grotta dell’Inferniglio e Rafting Naturale: Un’avventura con Tesori del Lazio nei Monti Simbruini – Jenne (RM)

Siete pronti per una nuova, divertente e fresca avventura tra la rigogliosa natura dei Simbruini? – Esplora con noi la Grotta dell’Inferniglio e ridiscendi con noi il corso dell’Aniene!

Tesori del Lazio propone, per questo SABATO 27 LUGLIO 2024, una nuova uscita con doppia specialità, speleologia (esplorazione della Grotta dell’Inferniglio) e floating o rafting naturale (ridiscesa del fiume Aniene). Le attività sono aperte a quanti hanno già effettuato con noi uscite di avvicinamento alla speleologia e/o al canyoning, ma anche a neofiti, purché dotati di grande acquaticità, sicurezza in acqua, assenza della paura del buio e di luoghi chiusi e purché siano muniti di adeguata attrezzatura per affrontare lunghi periodi immersi in acque, dalle inaspettate temperature rigide.
Andremo, infatti, prima esplorando l’interno della Grotta dell’Inferniglio (speleologia), con i suoi lunghi e cristallini laghetti, e poi, lungo un percorso torrentistico (floating), con acque fredde anche nei mesi più caldi, affrontando i salti d’acqua, le tante cascatelle, le quiete vasche color smeraldo e le sinuose gole del corso del Fiume Aniene.  Un’uscita quindi imperdibile perchè certamente tra le più divertenti, acquatiche, fresche ed inedite tra gli itinerari dei Monti Simbruini!

Un percorso quindi doppio, speleologico e torrentistico di rafting naturale, aperto ad adulti e ragazzi, con le caratteristiche di cui sopra, per Sabato 27 Luglio pv che vi coinvolgerà e lascerà un indelebile ricordo, regalandovi freschi momenti, inaspettati per le torride temperature di questi giorni, senza l’ausilio di corde e imbraghi, ma pur sempre svolto con una ragionevole sicurezza.
Un percorso sicuramente diverso dai soliti ed, in generale, “facile” se lo affronterete con le dovute precauzioni e seguendo le nostre indicazioni.
Giornata adatta anche ai ragazzi ma solo se “allenati” ad attività del genere, che abbiano fatto le prime esperienze di speleologia e dotati di grande acquaticità.
Sabato 27 Luglio pv perdere l’escursione doppia con speleologia e torrentistica di rafting naturale (floating) con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori di Jenne (RM).

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2024 —

DESCRIZIONE ESPLORAZIONE GROTTA DELL’INFERNIGLIO

Saremo sotto l’abitato Jenne (RM), tra i Monti Simbruini, nell’Alta Valle dell’Aniene, e poco distanti da Comunacque, di Trevi nel Lazio (RM), a ridosso del Sentiero Coleman.
Partiremo con la nostra doppia avventura di speleologia e floating, non lontano dai ruderi della Mola Vecchia dove a mezza costa, a 512 m di altitudine, si apre l’ingresso della Grotta del’Inferniglio. Una risorgenza attiva, cioè una grotta con una sorgente perenne da 500 Lt/s considerata la più importante del Lazio.

La grotta conosciuta si sviluppa per quasi 1400 metri, in maniera sub-orizzontale, e presenta due distinti tratti: il primo percorribile generalmente, in base alle condizioni metereologiche e al periodo dell’anno, da speleologi con canottino o muta da sub, ed un secondo tratto percorribile solo da speleologi subacquei esperti, a causa della presenza di una decina di sifoni.

Una volta arrivati alla grotta, ci dovremo, quindi, equipaggiare con tutto il necessario: una fonte di luce indipendente (come una torcia o una lampada frontale), una muta, dei calzari, i guanti ed un caschetto per proteggere la testa. Questi elementi sono fondamentali per affrontare il percorso all’interno della grotta in condizioni di sicurezza. Metteremo così al sicuro gli oggetti elettronici sensibili all’umidità, e inizieremo la parte “speleologica” dell’escursione.

L’ESPLORAZIONE DELLA GROTTA DELL’INFERNIGLIO

Una volta entrati nella grotta, vi troverete immersi in un mondo sotterraneo affascinante. Subito un primo freddo e trasparente laghetto vi accoglierà e le pareti della grotta saranno adornate da grandi e solitarie stalattiti che pendono dal soffitto e stalagmiti che si alzano dal pavimento. La luci delle torce risalteranno sulle formazioni rocciose e sull’acque ferme, creando giochi di luce e ombra suggestivi.

Mano a mano che avanzeremo nel percorso, vi troverete a percorrere lunghi e profondi laghetti anche nuotando all’interno della grotta. Questi laghetti possono avere una profondità di diversi metri, quindi è fondamentale essere in grado di nuotare e avere una buona resistenza in acqua. La muta vi aiuterà a mantenere una temperatura corporea adeguata, mentre i calzari e i guanti proteggeranno mani e piedi.

Continuando il percorso, supereremo il bivio per il primo sifone, che è una sezione allagata della grotta, e continueremo ad ammirare la bellezza delle formazioni rocciose sotterranee. Arriveremo alla fine del tratto percorribile senza esperienza subacquea per poi ritornare sui nostri passi fino a rivedere la calda luce del sole.

Una volta raggiunta l’uscita della grotta, l’avventura continua con un secondo percorso di discesa che faremo lungo il fiume Aniene.

DESCRIZIONE RIDISCESA FIUME ANIENE

Si tratta del cosiddetto floating o rafting naturale, ovvero, ci lasceremo trasportare dalla corrente del fiume. In questo punto, dovrete lasciare la vostra minima attrezzatura speleologica, ovvero la torcia, e mantenere la muta, i calzari, i guanti e il caschetto. Su richiesta potremmo fornire un giubbotto di salvataggio per affrontare con estrema sicurezza questa nuova fase dell’escursione. Sarete così trasportati, come una foglia, dalla corrente del fiume per circa 3 chilometri (lunghezza da valutare in loco in base alla portata ed altri fattori), godendo di un panorama mozzafiato lungo il tragitto e del fresco delle acque tra cascatelle, salti, scivoli, rapide ed una lussureggiante e variegata vegetazione ripariale. La corrente del fiume crea infatti spettacolari spruzzi d’acqua e rumori suggestivi, contribuendo a rendere l’esperienza ancora più coinvolgente

Durante questa parte dell’escursione, potrai ammirare la bellezza naturale delle gole del fiume Aniene e dei Monti Simbruini circostanti e godere di un‘esperienza di rafting del tutto naturale.

Ridiscendendo l’Aniene, sceglieremo, in base all’orario ed altri fattori contingenti, un luogo adatto dove fare un temporaneo campo per il bivacco del pranzo dove avremo una rilassante breve pausa pranzo al fresco della boscaglia e con il rumore dell’acqua per poi continuare scendendo velocemente verso la via del ritorno, continuando a farsi trasportare dalle acque tra cascatelle, salti e tuffi fino a poco distante dal luogo dove abbiamo lasciato le auto la mattina.

L’escursione terminerà in un punto predeterminato lungo il fiume, dove verrai accompagnato a terra in sicurezza.

AVVERTENZE GENERALI PER PERCORSO DI ESPLORAZIONE GROTTA DELL’INFERNIGLIO E RIDISCESA DEL FIUME ANIENE

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può infine subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire dei forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause oltre alla numerosità e la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, è da considerare anche l’eventuale presenza di altri gruppi di speleologi o torrentisti, non preventivabile, che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO DI ESPLORAZIONE GROTTA DELL’INFERNIGLIO E RIDISCESA DEL FIUME ANIENE

Il percorso duplice non presenta alcun problema di orientamento, proprio per l’obiettivo da conseguire (percorrere una grotta lineare e sub-orizontale e ridiscendere il fiume).
È una giornata accessibile a tutti, ragazzi compresi, purché abbiano mostrato interesse e resistenza verso le attività acquatiche di questo tipo, sicurezza in acqua, assenza della paura del buio e di luoghi chiusi.

Per questo itinerario tutti devono avere una buona acquaticità e devono saper nuotare
Giornata quindi aperta anche ai neofiti ma anche, ovviamente, a quanti hanno già effettuato con noi uscite di avvicinamento al canyoning o alla speleologia o già fatto esperienze di canyoning e/o speleologia con altre associazioni.
Il secondo percorso nella giornata è una continua ricerca del percorso migliore nel ridiscendere il fiume. La mancanza di un sentiero vero e proprio e l’umidità dei luoghi, rendono l’itinerarioin questo periodonella scala delle difficoltà Facile (F) a Poco Difficile (PD) per la progressione in corrente debole o inesistente, con salti semplici che non superano i 2 metri, nuotate non più lunghe di 10 m in acque calme o con corrente debole e scivoli corti (max 6 m) o in leggera pendenza.
Puoi vedere come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui –
Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
Non ci saranno comunque passaggi esposti o pericolosi, senza le dovute predisposizioni per la sicurezza, ma la imprevedibilità del clima potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto. Si avranno passaggi, in entrambi i percorsi, dove potrebbe risultare più agevole aiutarsi con le mani sulle rocce, e ci saranno passaggi, con il fondo fangoso e a volte scivoloso, ma ciò non vi deve impensierire. Tutto sarà in assoluta sicurezza. Godetevi questa giornata! Non bisogna avere particolari doti fisiche.

RIASSUNTO INFO PERCORSO DI ESPLORAZIONE GROTTA DELL’INFERNIGLIO E RIDISCESA DEL FIUME ANIENE

  • Dislivello itinerario: 50 metri circa
  • Tempo totale di visita/escursione massimo: 4h/5h circa, soste escluse 
  • Lunghezza itinerario nella grotta: meno di 500 metri e l’itinerario di floating circa 3 km, dai ruderi della Mola – quindi escluso l’itinerario di avvicinamento
  • Difficoltà percorso: in generale poco difficile – con brevi e facili passaggi su roccia con vasche da nuotare e guadi 
  • Scala difficoltà: F (Facile) / PD (Poco Difficile)
  • Numero calate0 (zero)

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle 08.30

  • Un unico appuntamento al parcheggio lungo la SS 5 Via Tiburtina Valeria, 550 metri dopo l’uscita “Vicovaro – Mandela” dell’A24, Roma – L’Aquila, direzione Subiaco, poco dopo la casa cantoniera ANAS, di fronte al Bar Tabacchi King.
    Se vuoi vedere dove clicca su: https://goo.gl/maps/u7U3iYBXaoAZpSW57 o vai alle coordinate 42.017357, 12.923199

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Tra i materiali indispensabili ci sono i calzari di neoprene da 2 a 5mm (da indossare al posto dei calzettoni) e la muta (da 3 a 5 mm) che devono garantire la stabilità termica di chi li indossa e poi c’è il caschetto e la torcia per l’esplorazione della grotta.

Si raccomanda in generale come obbligatoria anche una sacca stagna dove, a seconda della grandezza potrete riporre anche il vostro abbigliamento per outdoor, comodo e traspirante, e dove potrete portare con voi quanto occorre per la giornata in acqua. Non dimenticate il pranzo “al sacco” e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il pranzo nel periodo estivo (almeno 1,5 litri di acqua). Considerate che usciremo dalla forra non lontano dalla macchina quindi al posto del pranzo che potreste lasciare in auto basterà portare degli snack energetici.

Sono obbligatorie le scarpe da trekking o canyoning, che potrete bagnare, o al loro posto potrete indossare le scarpe da running o sneakers o da ginnastica, solo se con suola fortemente scolpita (non liscia come superga, converse, etc.) insomma scarpe che potete bagnare tutto il giorno senza rimpianti e che non vi facciano scivolare! (NO scarpe da scoglio! – ma anche NO calzari in neoprene con suola morbida o non scolpita!)

Più adatte, ovviamente dopo quelle specifiche per il torrentismo, saranno le scarpe da trekking (basse o alte che siano) che non hanno problemi ad essere bagnate completamente (si raccomanda di non utilizzare scarpe da trekking “ferme” nelle proprie scatole per più di 1 anno – le colle potrebbero incrudirsi e riportare spiacevoli inconvenienti). 

Non obbligatori ma utili sono i guanti in neoprene leggeri (2-3 mm) o comunque guanti o mezziguanti che potrete bagnare ed eventualmente protezioni rigide in ABS per ginocchia (tipo da rollerblade).

Portate con voi, comunque, un asciugamano nella piccola sacca stagna perché potrà risultare utile.

Non sottovalutate gli ambienti umidi dei luoghi che frequenteremo e nemmeno il caldo al sole tardo primaverile. Durante l’itinerario potremmo trovarci fermi sotto il sole o all’ombra della stretta forra, anche bagnati, in attesa di scendere in acqua tra le rocce ripide e scoscese.

Consigliato fortemente (obbligatorioun costume sotto la muta ed una t-shirt (solo se portate con voi la sacca stagna).

La presenza di acqua nella grotta e nella discesa del fiume costringe all’uso obbligatorio di una muta. Poiché ci bagneremo sicuramente tuffandoci e nuotando nelle grandi pozze cristalline o ridiscendendo le lunghe cascatelle, potreste indossare un top in neoprene (da 1,5 mm/2 mm) o delle t-shirt termiche da surf da aggiungere indossandole sotto alle mute complete da 5 mm. Se non freddolosi potreste indossare sempre in aggiunta alle t-shirt termiche da surf delle mute shorty.

Le mute sono anche disponibili in noleggio sanificate in diversi diving di Roma ad un prezzo ragionevole.

Portate con voi il vostro casco!

Inoltre, come sempre, portate con voi anche indumenti di ricambio completi da lasciare in macchina. Non dimenticate un paio di scarpe asciutte per il rientro in macchina qualora quelle da trekking fossero l’unico paio portato nella giornata. Inoltre lasciate in macchina una o più sacchetti di plastica dove mettere indumenti e scarpe bagnate al rientro.

ATTENZIONE: Se volete portare con voi il cellulare (per le foto), la macchina fotografica o altri oggetti sensibili all’umidità portate con voi una custodia impermeabile per proteggerli dall’acqua, ma considerate anche gli eventuali urti a cui potrebbe essere sottoposti durante le discese.

E’ prevista una sosta lungo il percorso di andata per la colazione, una per il pranzo al sacco ed una, a fine escursione per il terzo tempo, prima di riprendere la strada verso casa.

ATTENZIONE: gli iscritti all’escursione che risulteranno sprovvisti dell’equipaggiamento sopra elencato saranno esclusi dal partecipare all’escursione stessa! Il casco di sicurezza potrà essere fornito da noi per le persone sprovviste di proprio, purché lo abbiano precedentemente segnalato. Abbiamo anche un numero esiguo di mute da condividere. Il numero di posti disponibili è fondamentalmente legato alla disponibilità di Tesori del Lazio a mettere in condivisione caschi, mute e imbragature. Se avete il vostro materiale il numero di partecipanti potrà aumentare, ma non supereremo mai un numero considerato da noi accettabile ai fini della sicurezza.

COSA SERVE – IMPORTANTE

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

  • se non ha ricevuto preventiva comunicazione di conferma e accettazione dell’iscrizione via email o whatsapp, o con sms o tramite altro mezzo di comunicazione esclusa la conferma verbale;
  • se sprovvisto di quanto indicato come obbligatorio dagli organizzatori;

ATTENZIONE: In generale gli iscritti all’escursione che risulteranno sprovvisti di quanto sopra elencato saranno esclusi dal partecipare all’escursione stessa.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

Testi elaborati da TESORI DEL LAZIO © 2024 – Tutti i diritti riservati

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Approccio al Canyoning – Godiamoci le fresche Gole del Farfa – Mompeo (RI)

  • Canyoning
  • Gole del Farfa
  • Canyoning Farfa - Mompeo (RI)

Immergetevi con noi tra la natura protetta del Monumento Naturale “Gole del Farfa”
Avvicinamento al Canyoning anche per neofiti con discesa integrale tra le strette Gole del Farfa – Mompeo (RI)

Tesori del Lazio ripropone, per SABATO 20 LUGLIO 2024, una nuova uscita di approccio al canyoning, questa volta aperta anche ai neofiti, lungo un percorso tra i più noti del Lazio, ma anche tra i più protetti, discendendo il tratto delle strette Gole del Farfa, affrontando piacevoli salti d’acqua, fresche cascatelle, improvvisi piccoli gorghi e strette e lunghe vasche dalle profonde calme acque dal tipico colore smeraldo.

Un percorso torrentistico (o canyoning) aperto ad adulti e ragazzi, per SABATO 20 Luglio pv che rappresenta una vera uscita acquatica di avvicinamento al canyoning, aperta sia a coloro che hanno già effettuato con noi uscite di avvicinamento al canyoning e sia ai neofiti, purché dotati di acquaticitàsicurezza in acqua e muniti di adeguata attrezzatura per affrontare lunghi periodi immersi in acque dalle inaspettate temperature rigide.

Andremo lungo un percorso torrentistico, con acqua perenne (anche in questi mesi più caldi), ridiscendendo integralmente le sinuose e severe strette gole del corso del Fiume Farfa, affluente di sinistra del Tevere, muniti di caschetti, mute ed eventualmente con l’ausilio di corde, tutto in totale sicurezza.

Un percorso particolarmente indicato a quanti desiderano avere un approccio al canyoning in maniera molto basic, godendo di tutta la bellezza che offre un canyoning, ma senza dover affrontare alcuna verticalità.

Giornata adatta solo agli adulti e ragazzi maggiorenni e solo se “allenati” ad attività del genere e dotati di grande acquaticità.

Sabato 20 Luglio pv non perdere questa nuova escursione torrentistica con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori di Mompeo (RI)

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2024 —

REGOLAMENTAZIONE DEL CANYONING LUNGO LE GOLE DEL FARFA

Un vertiginoso aumento esponenziale della presenza di visitatori occasionali ed escursionisti abituali, nonché di gruppi “commerciali” di escursionismo, lungo il Fiume Farfa, soprattutto negli ultimissimi anni della pandemia di COVID-19, attratti dalla bellezza incontaminata dei luoghi, dal fenomeno del social sharing e dalla possibilità di trovare sollievo dalla calura estiva, ha reso necessaria una stretta regolamentazione degli accessi, dei flussi turistici e delle attività di fruizione. Considerando anche che, in particolare, la sempre più praticata “acqua trekking”, che prevede la risalita dei fiumi o dei torrenti controcorrente, camminando il più possibile in acqua, risulta essere, se non regolamentata, gravemente dannosa per l’ecosistema. Per questo, infatti, si è resa necessaria l’emanazione del Provvedimento del Direttore della Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere Farfa n.0000605.Int in data 23 maggio 2022 ai sensi dell’art. 28 della L.R. Lazio 29/97 e DGR 498/2019, al fine di disciplinare l’attività escursionistica lungo il corso del fiume Farfa”. Il Provvedimento dispone il divieto di esercitare, nell’alveo del fiume Farfa e del fosso di Montenero, la pratica ricreativa denominata “acqua trekking“, o qualsiasi tipo di altra attività che prevede escursioni all’interno dei corsi d’acqua con impatto da camminamento continuato sul fondale dell’alveo.

Lo stesso Comune di Mompeo ha emesso una Ordinanza Sindacale N. 8 del 09-06-2022 che ribadisce, ampliandoli, i precedenti divieti. Entrambi, comunque, precisano che la pratica del torrentismo non è vietata ma è circoscritta all’accesso alle gole. Specificando che è ammessa nel tratto tra la fine della Località “I Carpeni” e la confluenza con il “fosso Lavannaro” presso la “Grotticella”, dal 1° maggio al 30 settembre e alle condizioni di indossare dispositivi di protezione individuale e in particolare:
– un casco per la protezione di cadute dall’alto,
– idonee calzature
– idonei dispositivi di protezione individuale per le acque gelide (almeno mezza muta).

DESCRIZIONE CANYONING LUNGO LE GOLE DEL FARFA

La giornata partirà, quindi come di consueto, poco distante dal centro storico di Mompeo (RI) dove scenderemo, seguendo la sterrata fino a giungere nei pressi della riva del Farfa.
Qui, vicino i ruderi della mola Naro Patrizi, partiremo seguendo il sentiero che costeggia il Fiume, fino a sorpassare il ponte del VI secolo e solo arrivati in località “i Carpeni” potremo entrare a fare canyoning nell’area consentita delle Gole del Farfa, dichiarata dalla Regione Lazio come Monumento Naturale.

La giornata consiste nella discesa integrale del torrente, lungo il percorso del fiume, dove si fa più aspro e tortuoso. Andremo così alla scoperta dei suoi stretti salti, delle vasche di acqua smeraldina e delle affascinanti e fresche cascatelle che si susseguono.
Durante la discesa, se necessario, vi aiuteremo fissando corde ad ancoraggi sicuri, nei punti più acrobatici e dove la forza dell’acqua si fa sentire maggiormente, rendendo così la discesa estremamente sicura e assistendovi, uno ad uno, nei passaggi chiave, facendovi provare alcuni scivoli nelle pozze d’acqua.

Ridiscendendo il fiume Farfa, sceglieremo, in base all’orario ed altri fattori contingenti, un luogo adatto dove fare un bivacco del pranzo e una rilassante pausa, al fresco della boscaglia e con il rumore dell’acqua.
Continueremo poi fino dove la gola si fa più ampia e il flusso d’acqua più tranquillo. Arrivati alla località “Grotticella”, evidenziata da una caratteristica cavità posta lungo la riva destra del fiume, usciremo dal fiume per seguire il sentiero. Dopo diversi guadi “ufficiali”, il sentiero ci porterà al punto di uscita, dove troveremo le auto navetta lasciate la mattina, con il ricambio asciutto, o si riprende a piedi la via del ritorno verso il soprastante paese di Mompeo, ritornando al parcheggio al luogo dove abbiamo lasciato le auto.

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può infine subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire dei forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause, oltre alla numerosità e la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, è da considerare anche l’eventuale presenza di altri gruppi di torrentisti, non preventivabile, che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO DI AVVICINAMENTO AL CANYONING LUNGO LE GOLE DEL FARFA

Il percorso non presenta alcun problema di orientamento, proprio per l’obiettivo da conseguire (ridiscendere il fiume).
Tutti devono avere una buona acquaticità e devono saper nuotare. Sarà indispensabile avere forte interesse, propensione o esperienza verso le attività con la corda, e sarà necessaria l’assenza di vertigini e di timore delle altezze.
Siate consapevoli che potreste passare tutto il tempo dell’uscita quasi interamente nell’acqua con basse temperature, anche se può sembrare impossibile viste le temperature torride del momento.
Il percorso è una continua ricerca del percorso migliore nel ridiscendere il torrente tra i salti rocciosi e le vasche.

La mancanza di un sentiero vero e proprio nel canyoning proposto e l’umidità dei luoghi, nonché la possibilità di dover nuotare per brevi tratti e l’eventuale utilizzo delle corde, rendono l’itinerarioin questo periodoa tratti variabili nella scala delle difficoltà da Facile (F) a Poco Difficile (PD).

Ovvero saremo in presenza di passaggi di arrampicata/disarrampicata (arrampicate in discesa) facili e non esposti, con l’acqua delle cascatelle che non disturba le calate, nuotate non più lunghe di 10 m in acque calme o con corrente media e scivoli corti (max 6 m) o con pendenza medio leggera.

Puoi vedere come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui –
Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
Non ci saranno passaggi esposti o pericolosi, senza le dovute predisposizioni per la sicurezza, ma la imprevedibilità del clima potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto.

TIPO DI RISCHIO DEL CANYONING LUNGO LE GOLE DEL FARFA

Questa forra è classificata in questo periodo dell’anno di tipo a rischio medio: ovvero il torrente non sembra andare in piena facilmente in questo periodo dell’anno.

Si avranno passaggi, oltre a quelli possibili con corda, dove potrebbe risultare più agevole aiutarsi con le mani sulle rocce, e ci saranno alcuni guadi, con il fondo del torrente a volte scivoloso, ma ciò non vi deve impensierire. Tutto sarà in assoluta sicurezza e ricordate che non bisogna avere particolari doti fisiche. In pratica godetevi a pieno questa giornata!

RIASSUNTO INFO PERCORSO CANYONING GOLE DEL FARFA

  • Dislivello itinerario: 100 metri circa
  • Tempo totale di visita/escursione massimo: 4h circa, soste escluse 
  • Lunghezza itinerario totale: poco più di 2,5 km circa dal parcheggio
  • Difficoltà percorso: in generale poco difficile – con, brevi e facili passaggi su roccia eventualmente con corda, vasche da nuotare con corrente media lunghe fino a 10 m, toboga e guadi.
  • Scala difficoltà: F (Facile) / PD (Poco Difficile)
  • Numero calate con corda: 0 (zero)

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle 08.30

  • Un unico appuntamento Passo Corese al BAR Tabacchi Ristorante, di Via Antonio Gramsci 49, subito dopo la Salaria prendere direzione Terni la SR 313 “di Passo Corese” e alla prima rotonda fare inversione per entrare a Passo Corese.
    Se vuoi vedere dove è clicca su https://goo.gl/maps/xznLygNc5FZhA14R9 o vai alle coordinate 42.15444, 12.65635

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE – GLI INDISPENSABILI

Tra i materiali indispensabili ci sono i calzari di neoprene da 2 a 5mm (da indossare al posto dei calzettoni) e la muta (da 3 a 5 mm) che devono garantire la stabilità termica di chi li indossa e poi c’è il caschetto.

La muta potrà essere in versione shorty, long john o intera, purché in base alla vostra sensibilità al freddo garantisca la stabilità termica per tutto il tempo che saremo in acqua.

La presenza di acqua nella discesa del fiume costringe all’uso obbligatorio di una muta. Poiché ci bagneremo sicuramente tuffandoci e nuotando nelle grandi pozze cristalline o ridiscendendo le lunghe cascatelle, potreste indossare, in più, un top in neoprene (da 1,5 mm/2 mm) o delle t-shirt termiche da surf, da aggiungere indossandole sotto alle mute complete da 5 mm. Se non freddolosi potreste indossare sempre in aggiunta alle t-shirt termiche da surf delle mute shorty.

In base alle esperienze di questi anni, tra le fredde acque del Farfa anche nel periodo estivo, ci sentiamo di consigliare, in generale, alle colleghe donne un abbigliamento più pesante, rispetto a quello in generale indicato, in termini di millimetri di muta (consigliata minimo 5 mm – ottimale 7 mm), di calzari (minimo 3 mm – ottimale 5 mm) e guanti (consigliati minimo 2 mm – ottimale 3 mm).

Le mute sono anche disponibili in noleggio sanificate in diversi diving di Roma ad un prezzo ragionevole.

Poi c’è il casco che è obbligatorio, mentre in questa occasione l’imbragatura, il discensore (otto), il moschettone con ghiera, come una longe, sono considerati elementi potenzialmente necessari ma non indispensabili. Basterà averne qualche paio con noi da far indossare all’occorrenza nei punti chiave.

Sono obbligatorie le scarpe da trekking o canyoning, che potrete bagnare, o al loro posto potrete indossare le scarpe da running o sneakers o da ginnastica, solo se con suola fortemente scolpita (non liscia come superga, converse, etc.) insomma scarpe che potete bagnare tutto il giorno senza rimpianti e che non vi facciano scivolare! (NO scarpe da scoglio! – ma anche NO calzari in neoprene con suola morbida o non scolpita!)

Più adatte, ovviamente dopo quelle specifiche per il torrentismo, saranno le scarpe da trekking (basse o alte che siano) che non hanno problemi ad essere bagnate completamente (si raccomanda di non utilizzare scarpe da trekking “ferme” nelle proprie scatole per più di 1 anno – le colle potrebbero incrudirsi e riportare spiacevoli inconvenienti). 

CONSIGLI

Si raccomanda in generale come necessaria anche una sacca stagna dove, a seconda della grandezza potrete riporre anche il vostro abbigliamento per outdoor, comodo e traspirante, e dove potrete portare con voi quanto occorre per la giornata in acqua. Non dimenticate il pranzo “al sacco” e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il pranzo nel periodo primaverile (almeno 1,5 litri di acqua). Considerate che usciremo dalla forra non lontano dalla macchina quindi al posto del pranzo che potreste lasciare in auto basterà portare degli snack energetici.

Non obbligatori ma utili sono i guanti in neoprene leggeri (2-3 mm) o comunque guanti o mezziguanti che potrete bagnare ed eventualmente protezioni rigide in ABS per ginocchia (tipo da rollerblade).

Portate con voi, comunque, un asciugamano nella piccola sacca stagna perché potrà risultare utile.

Non sottovalutate gli ambienti umidi dei luoghi che frequenteremo e nemmeno il caldo al sole. Durante l’itinerario potremmo trovarci fermi sotto il sole o all’ombra della stretta forra, anche bagnati, in attesa di scendere in acqua tra le rocce ripide e scoscese.

Consigliato fortemente (obbligatorioun costume sotto la muta ed una t-shirt (solo se portate con voi la sacca stagna).

Potrete provare l’emozione di scivolare nelle pozze con casco e muta e, se l’avete, portate con voi anche il vostro imbrago (speleo o anche per arrampicata) e il vostro casco, oppure chiedeteci la disponibilità!

Inoltre, come sempre, portate con voi anche indumenti di ricambio completi da lasciare in macchina. Non dimenticate un paio di scarpe asciutte per il rientro in macchina qualora quelle da trekking fossero l’unico paio portato nella giornata. Inoltre lasciate in macchina una o più sacchetti di plastica dove mettere indumenti e scarpe bagnate al rientro.

Inoltre, come sempre, portate con voi anche indumenti di ricambio completi da lasciare in macchina. Non dimenticate un paio di scarpe asciutte per il rientro in macchina qualora quelle da trekking fossero l’unico paio portato nella giornata. Inoltre lasciate in macchina una o più sacchetti di plastica dove mettere indumenti e scarpe bagnate al rientro.

ATTENZIONE: Se volete portare con voi il cellulare (per le foto), la macchina fotografica o altri oggetti sensibili all’umidità portate con voi una custodia impermeabile per proteggerli dall’acqua, ma considerate anche gli eventuali potenziali urti a cui potrebbe essere sottoposti durante le discese.

E’ prevista una sosta lungo il percorso di andata per la colazione, una per il pranzo al sacco ed una, a fine escursione per il terzo tempo, prima di riprendere la strada verso casa.

ATTENZIONE: gli iscritti all’escursione che risulteranno sprovvisti dell’equipaggiamento sopra elencato saranno esclusi dal partecipare all’escursione stessa! Il casco di sicurezza potrà essere fornito da noi per le persone sprovviste di proprio, purché lo abbiano precedentemente segnalato. Il numero di posti disponibili è fondamentalmente legato alla disponibilità di Tesori del Lazio a mettere in condivisione caschi e imbragature. Se avete il vostro materiale il numero di partecipanti potrà aumentare, ma non supereremo mai un numero considerato da noi accettabile ai fini della sicurezza.

COSA SERVE – IMPORTANTE

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

  • se non ha ricevuto preventiva comunicazione di conferma e accettazione dell’iscrizione via email o whatsapp, o con sms o tramite altro mezzo di comunicazione esclusa la conferma verbale;
  • se sprovvisto di quanto indicato come obbligatorio dagli organizzatori;

ATTENZIONE: In generale gli iscritti all’escursione che risulteranno sprovvisti di quanto sopra elencato saranno esclusi dal partecipare all’escursione stessa.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

Testi elaborati da TESORI DEL LAZIO © 2024 – Tutti i diritti riservati

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Escursione al Pizzo Cefalone e alla Cima Giovanni Paolo II – L’Aquila (AQ)

  • Pizzo Cefalone
  • Pizzo Cefalone
  • il Vallone della Portella
  • salire al Pizzo Cefalone
  • Salire al Pizzo Cefalone
  • Cresta delle Malecoste per la Cima Giovanni Paolo II

Una nuova avventura tra la natura del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – escursione dal piazzale di Campo Imperatore alla vetta del Pizzo Cefalone (2533 m. slm) e alla Cima Giovanni Paolo II (2424 m. slm)

Tesori del Lazio propone, per SABATO 13 LUGLIO 2024, una nuova escursione, aperta a quanti allenati all’ambiente montano, che risale per la caratteristica piramide rocciosa del Pizzo Cefalone, la prima elevazione della catena occidentale del Gran Sasso, passando per la lunga e aerea cresta che da una parte rimane ripida verso Assergi e che dall’altra regala splendide vedute sui due Corni del Gran Sasso, sulla lunga Val Maone, sulla chiusa conca di Campo Pericoli e sul Pizzo d’Intermesoli, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Sabato 13 Luglio non perdete questo nuovo appuntamento con noi, immersi in un ambiente aspro e roccioso prettamente montano, lungo un itinerario di montagna, che renderà l’escursione ricca di emozioni d’alta quota e che ci porterà per ripidi sentieri lungo il versante sud del Pizzo Cefalone, per poi proseguire lungo la Cresta delle Malecoste fino a toccare la Cima Giovanni Paolo II.
Non perdere questa nuova escursione con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori de L’Aquila (AQ).

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2024 —

DESCRIZIONE ESCURSIONE PER PIZZO CEFALONE E CIMA GIOVANNI PAOLO II

Escursione a parziale anello all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Andiamo alla scoperta del Pizzo Cefalone, con la sua tipica forma piramidale, caratterizzato da tipici scenografici bastioni rocciosi, lungo un emozionante percorso di mezzacosta e creste che segue la dorsale occidentale del Massiccio del Gran Sasso, fino ad arrivare in un ambiente roccioso dove potremmo anche incontrare il branco di camosci appenninici costituito dai “pronipoti” della coppia formatasi dopo la liberazione in natura dei primissimi camosci nel 1992..

Il percorso parte dal Piazzale di Campo Imperatore (AQ) a quota 2100 metri s.l.m. e saliremo lungo il sentiero di mezza costa ad ovest dopo l’edificio della Funivia, che si dirige verso il Monte Portella, con una prima pendenza non particolarmente accentuata.

Il sentiero è ben tracciato e sale gradualmente fino al Passo del Lupo ( 2147 m. slm) con affacci sul sottostante ripido Vallone della Portella, per poi proseguire salendo per la Sella della Portella (2231 m. slm). Nei bivi di cresta che si susseguono si procede sempre sulla sinistra.

Lentamente si raggiungono i piedi della imponente corona rocciosa del Pizzo Cefalone. Seguendo il sentiero si procede sotto il Cefalone fino ad arrivare ad uno scivolo che conduce verso l’alto in direzione della vetta. In prossimità di una forchetta, molto evidente, si inizia a salire verticalmente, usando mani e piedi, per facili passaggi su roccia, fino alla vetta del Pizzo Cefalone (2533m. slm).

Arrivati in vetta, dopo la meritata sosta, si riprenderà a scendere per la via del ritorno, fino alla caratteristica forchetta dove il sentiero comincerà a scendere a destra per la Cresta delle Malecoste. Qui il sentiero si farà sempre più esposto. E’ qui che andrà mantenuta la maggior attenzione per percorrere delle placche di roccia inclinate che offrono pochi sicuri appoggi per i piedi. L’uso delle mani diventerà quindi obbligatorio per passare alcuni passaggi esposti. La salita alla vetta del Picco Giovanni Paolo II avviene all’interno di un canalino di brecciolino che entra in un buco. Per salire è necessario quindi fare attenzione a dove si mettono i piedi e anche è necessario trovare i giusti appigli. Il passaggio attraverso il caratteristico buco, essendo molto stretto, risulterà sicuramente più agevole senza lo zaino sulle spalle. Saremo quindi arrivati in cima al Picco Giovanni Paolo II (2424 m. slm) dove bellissimi saranno i panorami verso il Monte Corvo e il Pizzo d’Intermesoli.

Il rientro sarà dalla Cima Giovanni Paolo II scendendo per lo stesso sentiero di salita, prestando la stessa attenzione della salita e poi percorrendo in discesa costante tutto l’itinerario di andata, oppure percorrere un anello più lungo che torna a Campo Imperatore passando per la Cima delle Malecoste (2424 m) o con una ulteriore variante che passa per il Passo del Cefalone (2300 m) scendendo nel sottostante ghiaione e che ci riporterà a salire alla Sella della Portella (2231m) per poi riprendere il percorso dell’andata.

COSA VEDREMO NELL’ESCURSIONE PER PIZZO CEFALONE E CIMA GIOVANNI PAOLO II

L’escursione ci porterà per: 

  • il Piazzale di Campo Imperatore (2100 m) con lo storico Albergo e l’Ostello
  • l’Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore
  • il Passo del Lupo ( 2147 m)
  • la Sella della Portella (2231 m)
  • la Sella del Cefalone
  • la vetta del Pizzo Cefalone (2533m)
  • le Creste delle Malecoste
  • la vetta del Picco Giovanni Paolo II (2424 m)

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può, inoltre, subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire anche eventuali forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause sono da considerarsi la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, con i componenti che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO PER PIZZO CEFALONE E CIMA GIOVANNI PAOLO II

È un’escursione accessibile a quanti siano abituati ad escursioni di vera montagna. Sia a salire che a scendere, attraverseremo tratti rocciosi di facile e divertente arrampicata (con tratti di I° e II° grado), sono richiesti perciò agilità, equilibrio e assenza di vertigini.
Può essere quindi ritenuto un percorso alpinistico dove è necessario valutare gli appoggi e muoversi con cautela verificando in alcuni tratti un un appoggio dopo l’altro. La cresta in alcuni tratti è notevolmente aerea.
Il percorso outdoor e perlopiù su sentieri ben visibili e tracciati, ma per la sua lunghezza, le difficoltà nei tratti rocciosi e l’altitudine è considerato in generale di tipo per Escursionisti Esperti (EE) – vedi come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui 

Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
La imprevedibilità del clima, situazioni inaspettate o cambiamenti recenti nel territorio potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto.

RIASSUNTO INFO PERCORSO

  • Lunghezza totale13 km complessivi circa
  • Altitudine massima: 2533 m s.l.m. circa
  • Altitudine minima: 2100 m s.l.m. circa
  • Dislivello totalecirca 450 m circa
  • Tempo totale di escursione7 ore circa, soste comprese
  • Difficoltà percorso: media difficoltà con tratti di I° e II° grado
  • Scala difficoltà: in generale EE (escursionistico)

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle ore 07.00

  • Un unico appuntamento al parcheggio dell’Unieuro di Via delle Case Rosse, 53 a Roma, Settecamini 00131 – non lontano dall’uscita dell’A24 (Roma – L’Aquila) “Settecamini
    Se vuoi vedere dove è clicca su https://maps.app.goo.gl/BCqf3sSUfAPfYaeRA o vai alle coordinate 41.928277, 12.635096

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Sono da considerarsi come obbligatorie le scarpe da trekking ed una giacca impermeabile da tenere nello zaino. Si raccomanda un abbigliamento per outdoor adatto all’escursionismo in montagna sopra i 2000 metri, comodo e traspirante, adatto alle temperature calde di questi giorni ma considerate sempre le variabilità delle temperature a quella altitudine.
L’abbigliamento dovrà essere preparato quindi in base alle condizioni meteo che vi consigliamo di verificare.

Oltre al pranzo al sacco, o da scaldare sul momento, non dimenticate gli snack energetici e/o la frutta secca, e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il periodo (almeno 2,5 litri di acqua) e il dislivello da superare. Possono risultare utili i bastoncini da escursionismo che, agevoleranno lo sforzo e scaricheranno parte della eventuale stanchezza delle gambe, sulle spalle e le braccia. Non dimenticate di portare con voi sempre una fonte di luce indipendente (meglio se lampada da testa) qualora, per motivi non pianificati, si dovesse rientrare all’imbrunire.
Ovviamente obbligatorio sarà anche lo zaino, della dimensione giusta che possa contenere oltre il raccomandato anche l’abbigliamento che vorrete togliervi in caso di eccessiva sudorazione.

Regolatevi con le vostre precedenti esperienze di giornate in escursione in alta montagna in estate. Per questo consigliamo di portare comunque in questo periodo anche un cappello estive ed uno invernale e una protezione per il sole (occhiali e crema solare), ma anche un eventuale scaldacollo e dei guanti, che dovranno essere sempre con voi nello zaino, per eventuali abbassamenti repentini delle temperature. Se avete dubbi sulla vostra attrezzatura, chiedeteci consigli per mail o al cellulare indicati nella presente descrizione.

Inoltre, come sempre, in caso di tempo incerto, portate con voi anche indumenti di ricambio da lasciare in macchina.

E’ sempre consigliabile un cambio di maglia e scarpe da lasciare alle macchine.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

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